La scomparsa del dottor Dino Pesce

Si è appresa oggi la notizia della morte del dottor Dino Pesce, medico conosciutissimo a San Pier d’Arena. Uomo stimato per le sue grandi capacità professionali e per la sua immensa umanità. Il dottor Pesce aveva settantatre anni, era stato prima medico di base di molti sampierdarenesi, con lo studio in via Cantore e sempre pronto a correre nelle case dei suoi pazienti ammalati, e poi era diventato un importante punto di riferimento dell’ospedale Villa Scassi, dove per circa un ventennio aveva ricoperto la carica di primario del reparto di Medicina. Dopo il pensionamento non aveva rinunciato alla sua missione di medico, dedicandosi soprattutto alle persone anziane, in una casa di cura di Cornigliano. Il Gazzettino Sampierdarenese lo vuole ricordare con queste parole scritte subito dopo la sua scomparsa dal nostro consulente di medicina dottor Fabrizio Gallino, prima suo allievo e poi suo collega.

Ho saputo da poco della scomparsa del dottor Dino Pesce. In queste poche righe non voglio certo parlare del collega dal punto di vista umano e professionale: erano doti risapute di un medico conosciutissimo qui a San Pier d’Arena per la sua attività, sia come medico di base, sia per i tanti anni trascorsi nelle divisioni di medicina nell’ospedale Villa Scassi. Voglio ricordare quello che lui mi ha dato in tante circostanze: da medico curante della mia famiglia, successivamente, quando da giovane studente in medicina al quarto anno, mi accolse in reparto a Villa Scassi, insegnandomi i primi rudimenti della attività di medico che ancora oggi, a sessantadue anni metto in pratica. In questi anni dopo la pensione aveva continuato la sua attività al servizio della gente, soprattutto degli anziani. Erano soprattutto le doti umani unite ad una grande disponibilità e ad una eccezionale capacita diagnostica, che ne hanno fatto un grande medico. Voglio ricordare ancora una caratteristica che ci univa: la grande “sampdorianità” se mi è consentito il termine, che ci faceva spesso commentare di calcio, quando ci incontravamo per strada. A Dino va dunque il mio saluto e un grande ringraziamento da parte mia, ma penso anche da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo come medico e come uomo.
Fabrizio Gallino

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